Dal presente alla città ideale
Pesaro è la Capitale italiana della cultura del 2024: una nuova prospettiva di arte, natura e tecnologia guiderà un’operazione collettiva in cui il presente e lo spazio urbano saranno ripensati in termini di prossimità, identità e mobilità sostenibile.
Il patrimonio culturale della città sarà inoltre reinterpretato attraverso un grande processo partecipativo che si ispira all’idea di una cultura diffusa, inclusiva e in dialogo con l’ambiente.
Il rapporto fra arte, ambiente e tecnologia
Il tema principale della candidatura è il rapporto fra arte, ambiente e tecnologia e le forze espresse dai 7 cluster Unesco della città (artigianato, design, cinema, gastronomia, arti digitali, manifattura e musica) sono invitate a stringere nuovi rapporti e creare nuove sinergie per il rilancio di un’intera comunità.
Con il metodo dell’ascolto, Pesaro ha incrociato la molteplicità di sguardi sullo spazio urbano per ripensarlo in termini di prossimità, identità, mobilità sostenibile, e rilanciare il suo modello di territorio policentrico oltre le opposizioni fra centro e periferia, borgo e metropoli.
La forza della visione collettiva è servita per declinare la natura mobile, ubiqua, imprevedibile, operosa e vivente della cultura in 5 linee tematiche articolate in un programma fatto di 45 progetti, che attraversa tutti i 50 comuni della provincia dall’Appennino all’Adriatico, fin oltre la linea della riviera. Tradotto in buone pratiche, il progetto Pesaro 2024 prevede un impatto sull’integrazione fra nuove professioni culturali e il distretto imprenditoriale locale che ha fatto dell’effervescenza creativa la sua forza – dal design al bio, dalla gastronomia alla musica – per proiettare al futuro l’eredità del luminoso Rinascimento.
Manifestazioni e progetti già dal 2023
Già a partire da questa estate (2023) la città sarà movimentata da una ricca serie di eventi, opportunità e processi co-creativi che proseguiranno per tutto il 2024 e anche oltre.
Il piano della manifestazioni e dei progetti previsti per i prossimi mesi non deve essere visto come un punto di arrivo, in quanto darà i suoi frutti nel momento in cui riuscirà a permeare il tessuto sociale locale e a coinvolgere la cittadinanza.
